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Nuova Serie JM 15, granulatori per lo stampaggio a iniezione


JM 15 è la sigla che identifica due nuovi modelli senza box afonico che si aggiungono a quelli già esistenti dell’omonima serie che invece hanno il box a bordo. Un preciso brief di progetto, ben studiato in anni di partnership con diversi clienti, ha guidato tutta la progettazione. Lo sviluppo longitudinale delle macchine, oltre che a caratterizzarle da un punto di vista formale, ha permesso di ridurre fino al 50% rispetto ad un granulatore convenzionale il loro ingombro laterale, lasciando più spazio nel corridoio tra una pressa e l’altra, e di conseguenza all’operatore che così può lavorare più agevolmente. La modularità è un altro criterio fondamentale che ha contribuito a dare forma a tutti i progetti. Tutte le tramogge sono per l’alimentazione da robot, per la macinazione in linea.

L’imbuto, che funge anche da porta-griglia, è integrato alla camera di macinazione ed è facilmente estraibile. Anche la particolare geometria della camera garantisce la tenuta di polvere evitandone la fuoriuscita.
Per queste nuove macchine l’accesso a tutte le parti da pulire e manutenere avviene sempre da un solo lato della macchina, senza l’utilizzo di utensili.

Per molti aspetti, le qualità di questi granulatori sono allineate agli elevati standard di TRIA; per altri, invece, l’asticella è stata spostata ancora più in alto. Sempre molto contenuta è la potenza installata da 1,5 kW. Consuete l’efficacia del taglio e la qualità del macinato ottenute grazie all’utilizzo della lama unica in grado di macinare sia materozze sia pezzi di scarto, a differenza dei granulatori multilama. Per quel che riguarda la riduzione della rumorosità prodotta, il rotore di questi granulatori presenta un design innovativo, con una sezione inedita che garantisce una rumorosità adeguata in un reparto di stampaggio, in termini di valore assoluto e, soprattutto, in corrispondenza di quelle frequenze che più disturbano l’orecchio umano, l’operatore. Il raggiungimento di tali risultati è stato possibile solo grazie alla collaborazione con un qualificato laboratorio universitario di acustica, attraverso una serie di test svolti in camera semi-anecoica. Col medesimo istituto abbiamo studiato anche un kit opzionale per una ulteriore insonorizzazione, dedicato a reparti produttivi in cui si impiegano presse elettriche, notoriamente più silenziose rispetto a quelle idrauliche.